Domenica 14 Aprile 2013 si è tenuto il primo contest di free jump organizzato dall’associazione pattinatori Pincio.com

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Nel traffico di risciò, biciclette e turisti di un tipico pomeriggio primaverile a Villa Borghese, in mezzo ad una folla di curiosi spettatori, una ventina di ragazzi hanno accettato la sfida: campione chi salta più in alto e con più stile. Un asticella di legno che misura l’altezza del salto, uno speaker simpatico e qualche fotografo d’occasione… ingredienti semplici per una giornata colma di emozioni e divertimento.

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Ventitré iscritti, due categorie: maschile e femminile. Poche e chiare regole: la gara consiste nell’ eseguire un salto senza toccare l’asta, partendo da un’altezza scelta a piacere; concessi tre tentativi qualora l’asticella fosse caduta o il salto fosse stato considerato nullo.

Ad aprire le danze sono state le ragazze, Pamela Candeloro, Giulia di Giovanni e Marisa Celletti.
Con grinta ed estrema grazia hanno affrontato l’asta: tanta emozione per la dolce Pamela, che in questa occasione ha segnato il suo record personale saltando ben 65 centimetri. È stata poi la volta di Giulia, che si è aggiudicata il secondo posto con un bel salto da 75 cm. Ma la vera e propria rivelazione è stata Marisa: sebbene l’atleta pattinasse solo da pochi mesi, senza esitazioni ha staccato un bel salto da 90 cm. Un ottimo risultato, considerando che un mese fa non riusciva neanche a mantenersi in equilibrio da sola.

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L’abbiamo intervistata per voi: https://www.pincio.com/freejumpcontest2013_interviste0/

Pochi minuti di pausa, giusto il tempo di pattinare fino alla fontanella per rinfrescarsi e la gara continua: è la volta dei ragazzi.

Eccoli schierati, venti pattinatori, belli, carichi e pronti a far sognare il pubblico di Villa Borghese. Ce n’è proprio per tutti i gusti e per tutte le età: dal piccolo Carletto, atleta più giovane in competizione, che ha staccato un salto di ben 70 cm, lui che è alto un metro e venti, a pattinatori un po’ più stagionati, che hanno comunque dato del filo da torcere ai ragazzotti di vent’anni.

L’asticella sale, così come la tensione quando a rimanere in gara sono Gabriele Guglielmini, Claudio Marrucci e Niccolò De Masi.
A giri di rotelle la gara va avanti, i salti sfiorano altezze sempre più considerevoli, Guglielmini raggiunge 1,30 cm e si aggiudica il terzo posto. Il Marrucci si ferma a 1,35 cm e conquista il secondo posto mentre, con un volo di 1,40 cm, Niccolò De Masi raggiunge la vetta del podio.

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Subito dopo la vittoria lo raggiungiamo per un’intervista: https://www.pincio.com/freejumpcontest2013_interviste02/

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Ultima sfida della giornata, la gara di Freestyle. Fantasia, estro, bravura e personalità, un gran bel mix per le due batterie di atleti: passa il turno chi esegue il salto più styloso. I giudici Gianluca de Cristofaro e Niccolò Sabatini hanno l’arduo compito di valutare i salti in base alla difficoltà tecnica, e alla cura estetica; comincia lo spettacolo: si alternano salti in fakie, salti con giri di 180°, 360° e perfino 540°, grab e tanti altri trick. Direttamente dal pattinaggio aggressive, Cesare Rios conquista la seconda posizione sul podio, passando avanti a Claudio che si aggiudica, invece, il terzo posto. A salire sul gradino più alto è, ancora una volta, Niccolò De Masi.

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Qualche spettatore distratto, dopo la gara mi ha chiesto chi ha vinto, chi è, quindi, il campione del Pincio, il più bravo di tutti.

Il campione è chi ha superato se stesso, affrontando l’asta con grinta e mettendosi in gioco. Uno dopo l’altro i nostri atleti hanno superato l’ostacolo: pattini da street, da freeskate e perfino da slalom che si staccavano da terra, e riatterravano, ora superando, ora sfiorando, ora colpendo in pieno quell’asticella di legno che inesorabile un paio di volte è andata giù.

La vittoria non è solo un treno di ruote nuove e un paio di magliette.. è aver trascorso una giornata a divertirsi con gli amici e un paio di pattini.

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Le ruote si consumano, i cuscinetti si rompono, ma la voglia di giocare insieme non si esaurisce. Pensate davvero che ciò che ha entusiasmato il pubblico sia stata la potenza delle gambe?! Per niente, la forza di questi ragazzi non veniva dai muscoli, ma dal cuore. Quelle otto ruote si alzano da terra mosse dalla passione di questi jumper, dimostrando a tutti che con i pattini si può anche volare. La voglia di mettersi alla prova è stata la vera protagonista della giornata.
Ce l’ha dimostrato Marisa, che ha indossato quei pattini quasi nuovi e si è portata a casa un bella vittoria, ce ne hanno dato prova i nostri cari slalommisti, che non staccano mai più di tre ruote da terra.

Vincitore è chi affronta i propri limiti ogni giorno, perdente non è chi non ha superato l’altezza che tutti saltavano, ma chi guardando l’asta ha pensato “tanto non ci riesco” La giornata è stata un successone, per le emozioni che ha suscitato negli atleti e negli spettatori e per quel sogno che ha fatto nascere in chi, guardando l’asta, ha mormorato tra sé: “magari, la prossima volta, salto anch’io

E se provassimo(e ora proviamo) a chiedere ad un jumper che significa saltare…

J.: “Dunque …non è una cosa facile da spiegare… la prima volta che sono arrivata al Pincio, quando ancora mi tenevo appena in piedi, ho visto i jumper e i loro salti, e mi sembrava impossibile.. andavano sempre più su, e io li guardavo: appena staccavano i pattini dalla rampa mi emozionavo per loro.
Poi un giorno ci provai anch’io, in realtà erano mesi che avrei voluto ma a volte l’insicurezza e l’orgoglio frena la mente.. dopo diverse cadute riuscii a superare la rampa. Quel giorno mi sono sentita padrona di me stessa, da allora riesco anche io a volare sempre più in alto. Non saprei descrivere cosa provo esattamente.. i momenti prima del salto sono un insieme di passioni, il cuore ti batte sempre più forte man mano che ti avvicini all’ostacolo, è un misto di ansia e aspettativa, poi salti e l’ansia sparisce, l’adrenalina sale e quando realizzi di volare la mente si svuota, non pensi più a nulla, ti godi il momento e la soddisfazione di un salto ben riuscito.

Una ex, ma non troppo, principiante

Mai come questa volta il mio articolo è stato un lavoro di gruppo, un vero e proprio collage di informazioni. Io non ho fatto altro che tesserle insieme, per cui non posso prendermi tutto il merito. Non è mia intenzione dilungarmi in ringraziamenti stile notte degli oscar, ma lasciatemi dire che non sarei mai riuscita a scrivere un articolo così se non fosse stato per l’aiuto della miglior jumper che io conosca, che mi trasmette ogni giorno la sua passione e la sua voglia di fare, che con la sua dolcezza rende più bello il mondo.. e che spesso rimane nell’ombra, dimenticandosi di quanto vale…
Grazie, Paola <3

FreeJump Contest 2013: Sole, pattini e aste per saltare…