Questo articolo venne scritto e publicato da Enrico Peranodiversi anni fa su una rivista di settore ma conserva tutt’oggi la freschezza necessaria di una metodologia che permettarà a tutti di imparare col dovuto impegno e applicazione. Per gentile concesionne dell’ Ingegnere ve lo riproponiamo qui integralmente:

Se chiudo gli occhi vedo una infinita striscia di asfalto finissimo con 4 interminabili file di bicchierini posti a 30,50,70,80 cm , il sottoscritto munito di mezzi pattiniferi intento a ricamarle, sfiorando i birilli uno ad uno fino a farli tremare al suo passaggio senza però abbatterne alcuno. Una prima figura ripetuta tra i primi tre o quattro birilli, una seconda tra i successivi e così via passando in rassegna 20, 30,… figure, senza alcun limite di tempo. E poi cambi di figure sempre più stretti, solamente ad ogni coppia di birilli o addirittura a ogni birillo con una fluidità tale da nascondere gli switch anche all’osservatore più attento e far sembrare il tutto una figura unica, interminabile, con periodicità infinita.
Se apro gli occhi vedo invece tanti pattinatori (compreso me) intorno a una fila di 20 birilli affannarsi nel mescolare, nel minor tempo possibile, il maggior numero di figure scelte tra quelle catalogate come più difficili (ormai quasi sempre le stesse), pensando, giustamente, che quanto più sono difficili le figure e più numerosi gli switch, il tutto accompagnato da una buona fluidità, e tanto migliore sarà la valutazione dei giudici.
E’ chiaro che regole di questo genere non possono essere che dannose dal punto di vista formativo per la disciplina in particolare verso coloro che sono al primo approccio. Nasce infatti la tendenza ad imparare dello slalom solamente ciò che serve ai fini delle competizioni, cercando di eseguire miscugli senza svolgere prima correttamente figure singole su un numero sufficiente di birilli.
Niente di più sbagliato. Non solo perchè tali regole non è detto siano definitive, ma soprattutto perchè non si sarà mai capaci di eseguire con buona eleganza e fluidità una miscellanea di più figure se prima non si conoscono benissimo le figure componenti. E’ bene pertanto non avere fretta nel volere imparare esempi di run vincenti portate in gara da campioni già affermati, ma imparare prima un set di figure fondamentali, anche se la sola esecuzione di una di loro, per quanto corretta, non permetterebbe un buon piazzamento. Volendo chiarire con un esempio, supponiamo che qualcuno di voi voglia imparare una run in cui tra i vari trick è presente un passo di ala su due birilli e che tra le varie figure componenti il passo di ala sia l’unica figura che non conoscete. Ebbene voler imparare il passo di ala, per il completamento della run, limitandosi a due birilli soltanto non vi sarà sicuramente sufficiente per raggiungere una buona eleganza e fluidità nell’esecuzione. Ritengo pertanto utile riportare nel seguito una serie di consigli su come uno slalomista agli inizi dovrebbe impostare il proprio allenamento per poi arrivare in un secondo momento a eseguire run di livello agonistico con scioltezza ed eleganza tali da permettere un buon piazzamento in gara.

CONSIGLI PER UN BUON ALLENAMENTO
1) Allenati con tre file di 20,30 gobelettes posizionati a 80 cm nella prina, 50cm nella seconda e a una distanza variabile tra 100-120 cm nella terza.
2) Seleziona tra le figure semplici (ovvero quelle che non sono il risultato di più figure composte tra loro) più conosciute quelle che preferisci (inizialmente 6 o 7) e impara ad eseguirle correttamente su tutte e tre le file.
3) Puoi ritenere di aver raggiunto una corretta esecuzione quando:
a) riesci a mantenere una buona velocità senza rovesciamento di bicchieri
b) ti muovi in modo fluido, cioè senza brusche variazione o interruzioni
c) “ricami” il più possibile i birilli senza uscire troppo dalla linea su cui sono disposti
d) sei sufficientemente simmetrico, ovvero un osservatore posto di fronte alla fila dei birilli vede i tuoi spostamenti laterali a destra e sinistra uguali
4) Studia quali potrebbero essere gli switch tra tutte le coppie possibili di figure che si possono formare a partire da quelle selezionate e prova a farli nel modo descritto ai punti successivi.
5) Scegli una prima coppia di figure con relativo switch e per ciascuna fila esegui: prima figura per metà fila+switch+seconda figura per la seconda metà
6) Per la stessa coppia di figure ripeti lo switch più volte sulle varie file alternando le due figure ogni due o tre birilli fino ad arrivare, se la coppia di figure scelte lo consente, a un cambio ad ogni birillo con una fluidità tale da far sembrare il tutto una nuova figura unica.
7) Ricomincia da capo effettuando ora in ciascuna fila i cambi tra tre figure anzichè due. Anche in questo caso mantenendo una stessa figura dapprima su tre,quattro birilli, per poi arrivare a un cambio ogni uno o due birilli solamente.
8) Fai sempre sedute di allenamento di 2 ore al massimo procedendo, nell’ordine, prima con un ripasso delle figure semplici già imparate, poi con quello degli switch che già conoscete e infine provando i nuovi cambi o nuove figure. Quando poi il numero di figure, con relativi switch, diventa troppo elevato alterna una seduta di allenamento per il ripasso di tutto ciò che conosci con una seduta in cui invece, dopo un breve riscaldamento, provi i nuovi trick
9) Quando alla fine di una seduta di allenamento riesci ad eseguire una figura correttamente per la prima volta non essere troppo ottimista: è molto probabile che tu non ci riesca la volta successiva. Non devi comunque disperare: se sei riuscito anche solo una volta significa che sei in grado di farla per cui, dopo un periodo più o meno lungo di adattamento, (o anche non riprovandola per un po’) ritornerai ad eseguirla correttamente senza più dimenticarla.
10) Ti consiglio di avere tre posti differenti per allenarti e cambiare ogni volta. Infatti, se ti abitui ad eseguire una figura sempre sulla stessa striscia di asfalto è abbastanza probabile che incontri difficoltà la prima volta che la provi in un posto diverso. Ciò è dovuto principalmente al tipo di asfalto e alle pendenze longitudinali e trasversali della linea dei birilli. Scegli pertanto tre posti, possibilmente con asfalto diverso e solamente uno perfettamente in piano su cui sarà ovviamente più facile imparare correttamente le nuove figure.
Una volta impostato l’allenamento secondo queste regole, man mano che diventerai più esperto, toccherà a te ritoccarle in base alle tue esigenze o gusto personaleaumentando il numero di figure semplici o composte che riesci ad eseguire , privilegiando quelle che preferisci, fissando il numero di ripetizioni per ciascuna figura sulle varie file e così via.

L’ingegnere consiglia
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