Eccoci ad una delle parti più drammatiche per i neofiti del pattinaggio.
E sì, perché le ruote si vedono, la scarpetta pure e il telaio anche, ma i cuscinetti dove cavolo stanno?

I cuscinetti si trovano assieme ai distanziali all’interno della ruota: sono loro a girare intorno al perno, mentre la ruota è legata solamente a loro.Dal conoscere l’ubicazione dei cuscinetti si evince subito la loro importanza per ciò che concerne la scorrevolezza della vostra pattinata, ma vediamo tutto con calma partendo dal principio.

Innanzitutto, la scritta: A.B.E.C.= Anullar Beariing Engiineeriing Counciillvuol dire che stiamo parlando di due anelli che tra loro hanno le sfere, come si può vedere dalla figura sotto. Se il cuscinetto non è ABEC (e lo sono molti, soprattutto quelli che equipaggiavano i pattini da fitness prima del 97) non fa assolutamente nulla, vuol dire solo che la velocità di punta non è stata testata e quindi garantita, oppure che è realizzato con differenti materiali.Ecco una tabella con i tipi di ABEC che in genere si trovano sui pattini:

ABEC1 Massimo numero di giri al minuto: 25.000
ABEC3 Massimo numero di giri al minuto:32.500
ABEC5 Massimo numero di giri al minuto: 37.000
ABEC7 Massimo numero di giri al minuto: 43.000

Un valore elevato del coefficiente ABEC diminuisce la rumorosità e aumenta la stabilità delle ruote, ovvero c’è meno rischio che i pattini comincino a traballare durante una discesa, tuttavia la scorrevolezza dipende in maggior parte da altri fattori.

Manutenzione di un ciscinetto.

Prima di tutto bisogna imparare a toglierlo dalla ruota. Questo si fa premendo internamente sul distanziale (ovviamente dopo aver smontato la ruota con le apposite brucole (chiavette esagonali).
Premere potrebbe essere un pò difficile, e soprattutto se ci avete saltato molto la cosa risulta alquanto ostica. Pertanto sono in vendita degli appositi perni che premono su tutto il bordo del distanziale.

Una volta smontato il cuscinetto si pulisce esternamente con una pezza per levare le grosse impurità, si lascia a bagno nell’alcol per qualche minuto dopodiché, per evitare l’effetto rinseccante dell’alcol, si cosparge di CFC, ovvero un disossidante e lubrificante in vendita in ferramenta, oppure con del grasso, o meglio con tutti e due.
Se avete i cuscinetti completamente bloccati perché avete pattinato sotto la pioggia battente, niente paura: basta mettere il CFC e far girare a forza il cuscinetto: dopo una certa resistenza iniziale, si farà docile come un cagnolino e riprenderà a scodinz… ehm, scorrere.

Nota importante: alcuni cuscinetti, soprattutto quelli economici, possono avere la corona in materiale plastico (tipo bachelite) e tali prodotti plastici vengono alterati in modo irrecuperabile da acqua ragia, acetone (diluente nitro per vernici) e trementina, che sicuramente puliscono e seccano in fretta ma non sono consigliabili nel caso di cuscinetti prodotti con meteriali plastici. Al fine di non provocare qualche danno, sarebbe bene llavare i cuscinetti di cui non conoscete la composizione con prodotti tipo petrolio, nafta, alcool.

Alcuni cuscinetti si possono aprire e ingrassare, ma non ve lo consigliamo a meno che non siano ammaccati, visto che altrimenti il grasso interno non sarebbe uscito.

Ecco comunque il procedimento da seguire:

1. I cuscinetti apribili si riconoscono dal fatto che hanno le protezioni esterne, in metallo o in plastica, tenute in sede da un anello a “C” (C-ring).

2. Per aprire il cuscinetto dovremo rimuovere le protezioni esterne, facendo saltare l’anello a “C” che le tiene fissate al cuscinetto, infilando uno spillo sul punto di chiusura dell’anello a C e facendo leva.

3. Se ci si riesce, togliere le protezioni da entrambi i lati del cuscinetto.

4. Ora abbiamo accesso alla gabbia che tiene le sfere del cuscinetto: non provate a rimuoverla!

5. Immergiamo tutti i pezzi dei cuscinetti in acqua ragia.

6. Un ottimo modo per pulire i cuscinetti una volta aperti, è quello di infilarli su una stecca montata rigidamente all’interno di un barattolo, riempire metà del barattolo con acqua ragia (vedi nota precedente) e agitare (senza esagerare!).

7. “Risciacquiamo” le parti un’ultima volta nell’alcool o nel CRC Marine.

8.Lasciamo asciugare all’aria.

9. Rimontiamo una sola protezione per cuscinetto, in modo da avere ancora accesso alla gabbia delle sfere da un lato, e blocchiamola rimettendo l’anello a “C” al suo posto.

10. Ora non resta che lubrificare: qui diventa una questione di “gusti”: ognuno ha il suo prodotto, ottimo l’introvabile “Olio Singer” (per macchine cucitrici) ai siliconi, il CRC o altri oli.
Se vogliamo usare del grasso non esageriamo: più olio o grasso useremo, maggiormente saranno protetti i cuscinetti, ma la velocità di scorrimento
scende. (io personalmente uso 2 gocce di LX1 per cuscinetto).

11. Rimontiamo anche l’altra protezione, e blocchiamola con la “C”.

Manutenzione dei cuscinetti
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