"Ma perché ti piace tanto fare le discese coi pattini?"

Che ne sai tu, cosa si prova quando sei lì, a una velocità che a piedi non raggiungerai mai, ma sei proprio sui tuoi soli piedi e il rilievo di ogni sasso, di ogni buca attraversa le ruote come se non ci fossero e arriva dritto a te, violento, ma è già metri dietro.
E' così tattile come sensazione.
L'aria e, qualche volta, la polvere ti sbattono in faccia.
Se ti volti di lato o verso il basso, le immagini si accavallano troppo in fretta; guardi avanti e scacci già col pensiero ogni cosa che parandotisi davanti ti costringa a frenare.
Lo sai che non puoi cadere, non devi cadere, perché allora la strada fa male, eppure, forse perché ne hai scese tante, le ginocchia stanno lì, salde, non tremano più come le prime volte.
Se non sei solo spingi più che puoi, non vuoi farti staccare, non rimarrai indietro.
Sei lì e tracci la tua traiettoria nel vento.

Un testo di Andrea Alessandrini, 3 dicembre 2011

Ma perché ti piace tanto fare le discese coi pattini?
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