Dopo taaaanti anni ci siamo messi a restaurare la rampa del Pincio!

E’ stato un lavoro impegnativo ma pensiamo che il risultato ci soddisfi veramente tanto.

Usiamo questo articolo per rivivere ogni passo di questa impresa.

Zio Pincio non ha badato a spese per i materiali, supportati dalla Ferramenta Lele che ci ha fornito consigli e materie di prima qualità.

Recuperare la rampa

Inizialmente si era pensato di riverniciarla proprio al Pincio, ma avremmo dato troppo nell’occhio dei curiosi ed inoltre la polvere non ci avrebbe permesso di lavorare bene.

Inoltre reperire l’elettricità sarebbe stato difficile. Abbiamo una batteria con alternatore, ma portarla in giro è sempre un problema.

Quindi grazie a Lele ed Alessandro abbiamo recuperato la bestia (100L x 147P x 45H cm, 35Kg di peso) e ce la siamo portati in giardino.

Pulire dalle erbacce e dalla terra

Spazzolone ed uno spazzolino usato fanno al caso nostro. Non dimenticando ovviamente l’olio di gomito della Ferramenta Lele!

Rimuovere la ruggine

Entrano in campo i mezzi pesanti: un trapano con doppia presa per le mani ed una spazzola di metallo stretta e lunga ci aiuteranno ad entrare in ogni interstizio della rampa per sollevare la ruggine e le parti di metallo. Mentre procediamo ci accorgiamo che era stata verniciata a spruzzo, probabilmente con delle bombolette; noi andremo di pennello perché crea uno strato molto più difficile da attaccare.

A valle dell’operazione occorre un phon oppure un aspiratore per rimuovere tutte le schifezze ridotte ormai in polvere.

Rimuovere gli adesivi

Con che si rimuovono? Le colle degli adesivi in genere sono sensibili al calore, quindi noi prendiamo una bella pistola termica (va bene pure un phon…) e pian pianino tiriamo. Ci possiamo aiutare con una spatola e poi una spugna con alcool per rimuovere tutte le schifezzelle.

Detto tra noi il metodo meccanico (spatola e grattare) funziona meglio e prima.

A questo punto proseguiamo con la verniciatura della parte piatta.

Convertitore di ruggine

Entra in campo la chimica pesante!!!

Questo prodotto disattiva la ruggine e ne blocca la rigenerazione. Una bottiglia da 375ml è giusta giusta per la nostra rampa, spalmata ovviamente in modo abbondante su tutta la superficie.

Una volta asciugato, almeno per 24 ore, la rampa prende una certa lucentezza.

Fondo antiruggine

Altro che bomboletta fru-fru! Fondo antiruggine al fosforo di zinco IronFond, spennellato senza nessun diluente. Andiamo a riempire tutti i pori e gli spazietti tra una saldatura e l’altra in modo da non permettere all’umidtà di scalfire il nostro amato pezzo di ferro.

Notare che per tutte le vernici è buona regola passare prima le parti problematiche e gli angoletti, poi le parti larghe e centrali, ed infine le barre perimetrali; in questo modo ci si sporca molto meno, e si fa molta più attenzione ai dettagli perché vengono lavorati per primi e siete sicuri di averli coperti per bene.

Sebbene sembri asciugarsi abbastanza in fretta, anche qui lasciamo 24 ore per far attaccare bene, e successivamente ripassiamo le parti poco coperte o che presentano segni di pennello.

Smalto colorato

Anche qui non siamo andati per il sottile ed abbiamo preso il meglio sulla piazza “Rover Micofer Smalto Antiruggine Brillante”.

Antiruggine sull’antiruggine? CERTO! Non la vogliamo la ruggine!

Abbiamo scelto il nero per renderla meno visibile quando viene riposta.

Anche qui usiamo gli stessi accorgimenti dell’antiruggine per non imbrattarci, dopodichè giriamo la rampa e facciamo la parte più liscia e artistica.

Operazione make-up

Poi vanno evidenziati i bordi, primo per far capire meglio all’atleta come si sviluppa la curvatura della rampa, e poi per ridurre il pericolo che qualche passante distratto ci inciampi. Vengono quindi scelti il rosso ed il bianco per segnalare il pericolo.

Per farlo si usa il classico nastro carta, che non lascia residui adesivi, e si procede con la verniciatura. E’ quantomeno FONDAMENTALE coprire tutto con i giornali! Purtroppo la vernice a spruzzo si infila in qualsiasi pertugio lasciando dei brutti aloni.

Ma un logo Pincio non ce lo mettiamo? Certo, ma verniciato. Ci serve creare uno stencil delle dimensioni della rampa per essere sicuri di contenere tutto. E a questo punto, per essere sicuri che il nostro logo sia in tutte le foto ed i video, lo mettiamo da entrambi i lati.

Per lo stencil del logo del Pincio occorre tanta pazienza, un piano di taglio ordinato appositamente ed un taglierino affilato. Prima di posarlo un pò di Pritt va bene per farlo aderire al meglio. Ci focalizziamo prima sui bordi ripassandoli con lo spruzzo, e poi sulle larghe parti centrali.

Antiscivolo? Servito!

Un bel copertone di bicicletta tagliato a metà, una volta srotolato e fissato con delle fascette, aiuterà la rampa a non scivolare sull’asfalto!

Finito? Finito!

La rampa è tornata a casa sua pronta per essere utilizzata da tutti i frequentatori del Pincio, ovviamente sotto debita supervisione.

Sapete che c’è un modo particolare per legare la rampa?

La rampa si lega con la parte piana rivolta verso il palo. In questo modo qualsiasi sciocco non potrà utilizzarla per saltare perché la parte piana rimarrebbe verso terra!

Grazie a…

Grazie a Lele ed Alessandro per aver caricato la rampa

Grazie alla ferramenta di Lele per aver fornito tutte le vernici necessarie

Grazie a Zio Pincio per aver pagato tutto

Grazie ad Angelo per aver aiutato a girare la rampa

Grazie a Giamprisco per averla caricata

Grazie a Domenico ed Andrea per averla scaricata!

Restauro della Rampa del Pincio
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