Per i più curiosi e per quelli che non cambiano pagina quando vedono un numero (non chiamiamoli nerd…), abbiamo approfondito alcuni temi e calcoli dei precedenti articoli con un’analisi finalmente QUANTITATIVA dei vantaggi che potreste ottenere cambiando alcuni parametri nella vostra configurazione telaio+ruote.

Per una lista completa dei parametri perciò riferitevi sempre all’articolo precedente!

Ringraziamo l’ottimo Paolo per il testo e le foto di questo articolo, aggiornato a Maggio 2025, che abbiamo provveduto ad integrare con delle note per facilitare la comprensione. Paolo ha passato mesi a testare le configurazioni di cui vi parla, nonchè a girare per tutti i negozi della capitale e dell’Internet cercando soddisfazione alle sue curiosità!

Segnaliamo inoltre che questo va a completare ed integrare l’articolo precedente (QUALITATIVO) che trovate CLICCANDO QUI. In più c’è l’articolo pensato per i neofiti che trovate CLICCANDO QUI.

NOTA 1: leggetevi anche gli articoli precedenti per arrivare subito alla conclusione che la configurazione per un principiante è la 4x80mm. Pertanto cari neofiti diffidate da altre proposte!

NOTA 2: come ripetuto più volte durante l’articolo (ma repetitia juvant), le formule vanno contestualizzate e presentano sempre dei limiti. “A parità di…”, “Nella condizione ideale…”, e altre frasi del genere sono NECESSARIE per applicare sul campo quanto espresso in questo articolo (quanti altri articoli leggete con formule, tabelle e numeri?)

NdR

Il Momento di Inerzia: chi è costui?

Qualcuno più attento si sarà chiesto se la velocità è influenzata più dal diametro o più dal numero delle ruote.

Ad esempio: è più veloce un 3×110 o un 4×90?

La risposta a questa domanda richiede una modellizzazione fisica che può essere complicata aggiungendo variabili, ma fornisce informazioni interessanti già tenendo conto anche solo del momento di inerzia. Questa grandezza esprime la resistenza di un corpo ai movimenti rotazionali.

Per andare sul semplice ci sono SOLO 2 opzioni di movimento: movimento rispetto allo spazio, movimento rispetto a se stessi. E ovviamente tutte le combinazioni: il pallone può fare una parabola restando fermo rispetto a se stesso (senza ruotare) come in una punizione di punta di Roberto Carlos, o ruotando come in quelle effettate di Totti. O stare fermo nello spazio ruotando senza andare avanti o indietro (pensate alla palla da basket che ruota sull’indice).

  • SPINGO la scatola = muovo tutto il peso in una direzione
  • RUOTO la scatola = muovo dei punti in avanti, dei punti indietro, il centro non si muove….

Capite bene che le leggi che descrivono queste due situazioni hanno formulazioni molto diverse.

Ecco che il “momento di inerzia” è la resistenza alla rotazione della scatola, o la forza che imprimete alla palla per farla ruotare sull’indice, o, nel nostro caso, la forza per far ruotare la ruota intorno all’asse.

NDR

Uguagliando il momento di inerzia per diverse configurazioni si ottiene la funzione che consente di partire da una combinazione N1xD1 ed arrivare ad un’equivalente N2xD2. In pratica, dato un 3×110, che diametro su 4 ruote sarà altrettanto veloce? La formula è:

Dove “z” è un parametro di aggiustamento che può essere assunto tra 0,2 e 0,25. Ipotizziamo 0,22 per simulare un comportamento un po’ più realistico.

NOTA BENE: in questo articolo consideriamo diametro e numero di ruote, ma mancano tanti parametri: attrito, asperità del terreno, lunghezza del piede, lunghezza telaio, interasse, altezza telaio, peso delle ruote, raggio della raggiera rispetto alla gomma… ma la formula ci serve semplice, quindi tutte le considerazioni sono “a parità di…”.

NDR

La tabella “3 ruote contro…”

Calcolando la funzione per il passaggio da 3 a 4 e da 3 a 5 ruote si ottiene la seguente tabella:

Come si legge?

Partiamo dalla configurazione di confronto che prevede 3 ruote e ci chiediamo:

se la configurazione è 3x100 (terza riga prima colonna), che diametro dovremmo montare su una a 4 ruote per avere lo stesso momento inerziale?

Assumiamo che lo sforzo attivo della pattinata si trasmetta in modo indifferente rispetto il numero di ruote, in realta con più ruote si scarica un pò meglio, ma ipotizziamo una discesa senza darci slancio. Scorrendo lungo la terza riga, alla seconda colonna abbiamo la risposta. Serve una 4x94mm. Quindi una 4x90mm non riesce a compensare il momento inerziale di un 3×110.

Qui i pattinatori più esperti alzeranno il sopracciglio.

A che serve sta roba da nerd?“: semplice, a non dare risposte tutte diverse quando qualcuno chiede cosa comporti meno sforzo, quindi vada più veloce a parità di spinta.

Quindi abbiamo finalmente una risposta scientifica alla frase che sicuramente dirà ogni esperto di pattinaggio che non sa nulla di fisica: “Il 3×110 è un pò meno faticoso del 4×90 e sicuramente meno del 5×80“.

“Allora perchè nel downhill non usano ruote grandi?“: semplice anche questo, perchè il baricentro deve rimanere basso per curvare meglio e un telaio più lungo consente di mantenere la velocità di punta essendo più stabile. Il che non significa che su una ciclabile siano più veloci i 5×80, anzi, mantenendo la stessa velocità di crociera tornerete meno stanchi con i 3×110 (infatti sulla ciclabile Ponte Milvio-Labaro opto per i 3x110mm, se non per i 3x125mm).

“E un 5x90mm mantiene meglio la velocità di crociera?”: Terza riga, seconda colonna, leggiamo 89 che è <90, quindi sì, un 5x90mm ha più momento di inerzia di un 3×110.

“Si faticherà di meno?”: In realtà “ni”, dipende dal fondo. Se non è molto liscio la capacità di superamento ostacoli di una ruota più grande compenserà il momento d’inerzia. Essendo 89 molto prossimo a 90, i 3×110 ci regaleranno un’esperienza un pò meno stancante se non pattiniamo sul liscio. E’ il motivo per cui nello speed skate (non su pista, ma per maratone) si usa spesso il 3×125 con profilo ruota minimo (riduzione attrito).

La tabella “4 ruote contro…”

Questa tabella invece descrive il passaggio da una configurazione a 4 ad una a 5 o a 3. I ragionamenti sono i medesimi di quella precedente.

Notiamo in particolare (dalla riga dei 100) la prova matematica delle due configurazioni preferite per il downhill

  • 4x 100mm = velocità
  • 5x 90mm = stabilità

E notiamo dalla seconda riga che 4x 80 è più “morbido” di un 3x 90, motivo dell’insuccesso (a parità di piede) di quest’ultima configurazione per le pattinate urbane. Invece nel freestyle questa configurazione ha un buon successo dovuto a tutti gli altri fattori: messa da parte la forza maggiore per farle girare (ma stiamo parlando di campioni ben allenati) le ruote da 90 col loro diametro maggiore permettono un migliore controllo dei trick in punta, mantenendo comunque un baricentro relativamente basso.

Disclaimer:

Nessuna indicazione di componenti e/o pattini ha finalità commerciali, sono semplicemente configurazioni provate come neofita/intermedio. Comprate come e dove volete, basta che lo facciate con un minimo di competenza, fornirvela è proprio la finalità di questo manualetto.

Divertitevi!

E imparate a pattinare bene, prima di tutto!

NDR

Telaio e ruote : quattro conti scientifici
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